Bunker Days, best days

Una delle città più belle del mondo, il nostro team riunito 24/7 sotto lo stesso tetto, tanti stimoli e un incontro speciale: ci siamo presi qualche giorno solo per noi e ne è valsa la pena.
Dal 21 al 23 ottobre tutto il team di Bunker ha fatto le valigie per una tre giorni off site, destinazione Venezia: abbiamo scelto l’Isola della Giudecca per scoprire un’altra Venezia, tra orti e giardini, palazzi storici e spazi industriali riconvertiti. Tra questi H3 Factory, un ex convento poi convertito in fabbrica di tessuti e dal 2010 sede di un centro d’innovazione che ci ha accolto per un weekend. Uno spazio stratificato, con una storia che insegna a guardare avanti e accogliere sempre il cambiamento… quale cornice migliore per parlare del nostro presente e del nostro futuro?


Day 1: Bunker incontra Ester Manitto
Il primo giorno è venuta a trovarci Ester Manitto, docente universitaria, tutor e allieva di AG Fronzoni, “progettatore” ma anche educatore, innovatore e convinto sostenitore della funzione educativa del design per tutti. Manitto è stata prima allieva e poi assistente della sua scuola-bottega milanese e oggi porta avanti il suo lavoro grazie alla “scuola diffusa” che,seguendo la lezione del suo Maestro, sposta i confini della scuola letteralmente, per uscire dall’aula ed entrare nel mondo reale, ma anche metaforicamente, per farne un luogo di incontro e di scambio. Ascoltare le sue parole ci ha spinti a interrogarci ancora una volta sul valore non solo estetico del design e sull’importanza di coltivare uno spirito progettuale come approccio alla vita, perché «il senso più profondo del design è quello di costruire se stessi».







Day 2: costruire noi stessi
Il giorno dopo questo incontro non potevamo non cogliere la sfida del Maestro: costruire noi stessi è quello che facciamo ogni giorno, nella nostra vita personale ma anche insieme, perché chi come noi si occupa di estetica e progettazione culturale non considera la sua professione come qualcosa di separato dalla propria vita. Qual è il Bunker del futuro e che strada prendere per arrivarci? Quali sono i nostri obiettivi nel medio e lungo termine? Queste sono le domande che hanno guidato il lavoro a gruppi che abbiamo svolto nella seconda giornata. Ci siamo portati a casa spunti, idee, direzioni. Poi Venezia si sa, è tante altre cose… è perdersi tra le calli e non contare più le ombre e i cicchetti. Ma questa è un’altra storia e di storie noi non ne abbiamo mai abbastanza. I Bunker Days torneranno presto, e noi torneremo a raccontarveli.




Photo: Enrico Fiorese
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