Un libro si giudica anche dalla copertina, così Il Margine lancia la sua forte identità visiva

Come dare un’identità visiva a una casa editrice? Dalla creazione del logo al design delle collane, il nostro studio grafico editoriale per Il Margine.
Il luogo comune vuole che non si giudichi un libro dalla copertina, ma nella realtà dei fatti l’aspetto con cui si presenta sugli scaffali influenza la percezione del lettore e la scelta di portarselo con sé a casa. Da questo concetto è nato il nostro studio per la definizione dell’identità visiva e il progetto di grafica editoriale de Il Margine. L’immagine coordinata de Il Margine inizia come molte storie: una pagina bianca ancora da scrivere, ve la raccontiamo.

Il Margine come punto di incontro centrale
Il Margine, marchio editoriale di Erickson, ha debuttato a maggio 2021 con due collane dedicate a saggistica e narrativa e con un'identità molto forte tra loro. Nei mesi precedenti al lancio ci siamo concentrati sulla ricerca di un’immagine coesa, mettendo nero su bianco una linea stilistica con punti di incontro e singole declinazioni.
Il nostro studio grafico editoriale, così, parte dalla prima voce di qualsiasi enciclopedia del branding: il logo. Abbiamo disegnato un logotipo con i due caratteri tipografici differenti: la L graziata e la M bastoni. Una scelta voluta, che rispecchia l’obiettivo de Il Margine di porsi come punto di incontro tra idee divergenti senza prevaricazioni.
Alcune idee crescono sugli alberi
Le due collane prendono i loro nomi da varietà antiche di mela: la Pinova, identificata per saggistica e narrativa classica, moderna e contemporanea; e la Annurca, adottata per i tascabili con una vocazione per pamphlet, confronti e dialoghi.
Da questa bipartizione ci siamo ispirati per il book design, stabilendo una palette di 21 tonalità, suggerite dalle stesse mele. Abbiamo studiato una correlazione tra colori ed emozioni, per rispondere alla richiesta de Il Margine nell’individuare un tono della comunicazione caldo, profondo, autorevole ma non tecnico, accessibile a un pubblico colto ma non professionale sul tema specifico.



Il bianco è il grande protagonista nel lavoro di cover design per Il Margine. Un tentativo di voltare pagina in un settore che negli ultimi anni propone copertine vibranti di colori accesi. In questo caso il bianco crea spazio, si fa spazio e dà spazio ai temi proposti da Il Margine.









La copertina dei saggi Pinova è formata da tre sezioni rettangolari: una centrale bianca con titolo e autore; una in alto che racchiude un close-up di un’opera d’arte, una fotografia o un’illustrazione; e infine un color block nel rettangolo sottostante che prosegue sul dorso e sulla quarta del libro.
L’aspetto dei romanzi Pinova è simile a quello dei saggi, ma in essi l’immagine occupa tutto l’area di copertina e il concept del rettangolo bianco viene mantenuto da una suggestiva cornice sottile.

«In Bunker abbiamo trovato la cosa più rara e qui necessaria: un compagno di strada che sa quando ascoltare e quando farsi ascoltare, capace di creare e proporre una bellezza intelligente, al servizio di quell’idea forte che è al cuore del progetto. Il risultato è un’identità visiva piena di senso e di attenzione, così simile all’editore che vogliamo essere da diventare quasi la stessa cosa.»
Fabio Di Pietro Direttore editoriale Il Margine e Erickson
«Il Margine è un editore che parla a tutti, ma non pubblica qualunque cosa. Mette le idee al centro, sempre. Cerca ai margini ciò che è prezioso, nuovo, non visto, e lo porta al centro del discorso.
Era necessario che la sua identità visiva facesse lo stesso. La immaginavamo essenziale e concentrata su ciò che conta: le idee che il libro consente di impugnare e gli autori che le hanno generate.»
Fabio Di Pietro Direttore editoriale Il Margine e Erickson
Nei tascabili Annurca, le sezioni rettangolari si riducono a due: l’immagine di fondo occupa tutta la sezione sottostante il rettangolo al centro, invece del bianco, prende il color block del libro .
La scelta iconografica in copertina è frutto di un attento dialogo con i contenuti del libro, la ricerca spazia dai tanti e ricchi archivi in rete, a opere di artisti contemporanei. Per raggruppare più pubblicazioni di un autore in un unico immaginario sono state selezionate opere simili per tema e stile. E così, le copertine dei testi di Zygmunt Bauman hanno sempre illustrazioni di animali, mentre quelle di Edgar Morin hanno foto in bianco e nero.








Quello per Il Margine è stato uno studio grafico editoriale così tanto accurato da portarci in libreria e sbirciare tra gli scaffali cercando le opere della Pinova e dell’Annurca, i frutti di un meticoloso rebranding.
Ti è piaciuto questo progetto? Guarda come abbiamo rifatto il look alla Pimpa. Sì, proprio lei.
Hai in mente un nuovo progetto?
Parliamone insieme. Inserisci qui i tuoi recapiti, ti contatteremo a breve per conoscere meglio le tue necessità.